venerdì 4 aprile 2008

PESCE D'APRILE

DI RENZO BALMELLI

SCHERZO
 Era un pesce d’aprile , tra l’altro ben congegnato , la notizia di Berlusconi che in caso di pareggio auspicava un governo del buon senso in cui già c’erano le poltrone riservate per Cacciari e Mario Monti. I giornalisti spiegano di essere caduti nella trappola a causa degli alti e bassi della campagna elettorale. Ogni giorno sono costretti a scrivere dichiarazioni smentite l’indomani. C’é pero’ il rovescio della medaglia, meno divertente. Se il Cavaliere dovesse vincere , per l’Italia purtroppo non sarà uno scherzo.

Dal rozzo attacco al Quirinale, paragonato alle " forche caudine", alla ripresa dell’offensiva in grande stile contro i giornalisti sgraditi , il capo dell’opposizione mostra di che pasta é fatta la sua concezione del potere. All’orizzonte si profilano altri, lugubri editti bulgari.

 
ESPOSIZIONE
Mentre Milano si accinge a investire paperoneschi fantastiliardi per l’Esposizione Universale del 2015, turba le coscienze lo sgombero dei rom dal piu' grande campo nomadi del nord. Secondo la Curia " si é scesi sotto il rispetto dei diritti umani", senza una qualche soluzione alternativa.

L'indignazione é palpabile, il monito chiaro: già da oggi, insomma, l ’Expo non va intesa come un megacantiere fine a se stesso, ma piuttosto come una straordinaria opportunità per rilanciare lo sviluppo e ripianare le ingiustizie. Sull’altro versante va pero’ riconosciuta l’eccellenza del sistema Italia, che ha funzionato a dovere. Ora ci sono sette anni di tempo per tradurre l’occasione in gesti di governo che non siano soltanto un bella cartolina.

In caso contrario altrettanto grande è il rischio di sprecare il progetto o, peggio, di usarlo male. In quest’ottica - unica nota stonata- Berlusconi ha già provveduto di par suo, roso dall’invidia , a seminare zizzania, rivendicando meriti che non ha avuto nella scelta di Milano. Il millantato credito é tra le azioni umane piu’ spregevoli.