lunedì 1 luglio 2013

Nella stralunata coreografia del Cav

di Renzo Balmelli 

 ANOMALIA. E' come se nella stralunata coreografia di Berlusconi vi fossero due Stati: il suo con pochi, selezionati compagni di merenda, e quello degli altri, sottoposto a leggi e regole che il sultano ha sempre snobbato. Qui, in questo suo mondo rarefatto e inaccessibile, l'ex premier, anziché togliere il disturbo come la decenza richiederebbe dopo la sentenza per il caso Ruby, continuerà fino quando lo vorrà a tenere il Paese e il governo sotto scacco, perpetuando un paradosso e un’anomalia unica nelle democrazie evolute. Fintanto che il vulnus non sarà rimosso, comunque questa storia si concluda, sarà sempre una triste storia per l'Italia, per gli onesti e anche per coloro, non pochi, che per una poltrona hanno bevuto la panzana della nipotina di Mubarak

 IDEALI. Combatteva l'unica guerra meritevole di essere combattuta; quella senza armi che più di ogni altra rappresenta simbolicamente la scommessa di un futuro di pace. Barbara De Anna, funzionaria italiana dell'ONU, ci ha provato a cambiare il mondo, anche solo un pezzettino, in quel luogo chiamato Afghanistan dove qualsiasi prospettiva di miglioramento appare utopistica. Per questo suo impegno, per regalare alle bambine afghane un avvenire migliore , ha pagato con la vita, vittima del fanatismo talebano. Di lei, di questa donna animata da profondi ideali, forse le cronache non si sarebbero mai occupate senza quel mortale agguato. E ciò aggiunge un motivo in più di dolore e di indignazione pensando ai tromboni del bunga bunga che imbrattano i giornali.

 ROVINE. La guerra annienta la cultura. Sono ancora presenti alla memoria le spaventose distruzioni provocate in Cambogia dalla follia iconoclasta dei khmer rossi. Oppure alle vestigia pre-islamiche di Herat. Analogo destino sembra incombere sui maggiori siti storici della Siria, in grave pericolo per le violenze che stanno devastando il Paese da oltre due anni. Luoghi simbolici di incomparabile valore come le vecchie città di Aleppo e Damasco, Palmira e gli antichi villaggi del nord, inseriti dall'UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell'umanità, sono minacciati dalle bombe e dall'incuria. Nella spirale della violenza non si contano i danni a una nazione, culla di una millenaria civiltà, che la smania di potere dei presunti " Grandi" sta ormai trasformando in un cimitero di rovine.

 PROFETA. A tre mesi dalle elezioni federali tedesche di settembre, la locuzione "nessuno è profeta in patria" sembra fatta su misura per Angela Merkel che all'estero predica austerità e in casa vara un lussureggiante programma di aiuti e agevolazioni in tutti i campi, dalla socialità agli investimenti, dalle detrazioni fiscali per le famiglie, alle pensioni per le donne. A questo punto sarà però interessante vedere come la donna più potente del mondo, determinata a governare altri quattro anni, riuscirà a rendere appetibile il suo "libro delle favole" ai tanti giovani che hanno riscoperto le teutoniche virtù del rigore e della disciplina. Con la strategia dei due pesi e delle due misure, la campagna elettorale ormai alle porte promette scintille molto poco germaniche.

 TRITACARNE. Spiace per il ritiro forzato di Josefa, sportiva e persona per bene. Il ministro, riconoscendo di avere sbagliato, ha fatto la cosa giusta. Le sue dimissioni dimostrano la serietà e il senso delle Istituzioni con cui va affrontato ogni incarico. Non si può certo affermare la stessa cosa per chi, sull'altro versante, l'ha letteralmente massacrata, buttando nel tritacarne anche Laura Boldrini e Cécile Kyenge, definite, senza ironia, "le parche del politicamente corretto". Sulla titolare dell'Integrazione si è rovesciata una valanga di irripetibili insulti a sfondo xenofobo, che offendono tutti e non soltanto lei. Se gli autori di tali maleodoranti nefandezze fossero altrettanto zelanti nel ripulire le loro stalle, non sarebbe necessario turarsi il naso ogni volta che scrivono.

 OSSESSIONE. Tradotta dal tedesco Ueberfremdung, parola che già di suo da i brividi, in italiano è diventata "inforestieramento", brutto neologismo coniato in Svizzera all'epoca delle famigerate iniziative contro la manodopera estera. Da tempo era scomparso dal lessico corrente, ma a recuperarlo ci ha pensato la destra nazional-populista dell'UDC per raccattare voti facili con la sua ossessione verso immigrati e frontalieri, indicati come la causa di tutti i mali. Invece è vero il contrario. Nel bilancio complessivo, la libera circolazione delle persone ha ampiamente contribuito alla crescita dell'economia elvetica, come già avvenne d'altronde in passato, quando arrivarono uomini e non solo braccia alla faccia degli xenofobi da strapazzo.

 MARZIANI. Se gli UFO esistono, bisognerà andare a scovarli nelle pagine di Isaac Asimov, a tutt'oggi ritenuto uno dei massimi scrittori di fantascienza. Anche la Gran Bretagna, che era considerata all'avanguardia nel campo degli avvistamenti, ha cessato ufficialmente di cercare gli omini verdi, gettando nel più totale sconforto chi non ha mai smesso di credere negli incontri ravvicinati del terzo tipo. Andare avanti a stanare marziani introvabili era buttare soldi dalla finestra, ma gruppi di irriducibili volontari si stanno già formando a Londra per continuare in quella che può essere considerata una delle più vecchie e affascinanti passioni del mondo: l'esplorazione del cosmo, che si perde nell'alba dei tempi.