di Renzo Balmelli
SCOMPIGLIO - Che sia una alleanza rattoppata si capisce dal fatto che nel Regno Unito, dove si scommette su tutto, nessuno pare disposto a puntare nemmeno un penny sulla coalizione liberal-conservatrice . La riluttanza dei giocatori è un segnale di sfiducia in un matrimonio combinato alla bell’e meglio, un matrimonio senza amore tra due partiti che si sono sempre guardati in cagnesco, e per il quale i bookmaker pronosticano un rapido divorzio. Un'altro indizio che piacerebbe ad Agatha Christie è lo sfoggio di ironia "very british", sottile e feroce in pari tempo, col quale i giornali hanno accolto quella che è ormai diventata la strana coppia Cameron-Clegg. D'altronde neanche la storia è dalla loro parte. Nel paese del bipolarismo le rarissime coalizioni varate in situazioni di emergenza ogni volta hanno avuto scarsa fortuna. Secondo tradizione, al 10 di Dowing Street uno esce e l’altro entra con la massima naturalezza, convinto che cambiare aria nelle stanze del potere sia salutare per tutti. Non cosi’ questa volta in cui a predominare è lo scompiglio provocato nella società dal voto senza maggioranza del 6 maggio.
ORFANI - Non è soltanto la tragedia greca a minare l’Europa. E’ la fiducia in generale verso le istituzioni comunitarie che sta venendo meno. A prevalere è l’euroscetticismo di cui si è avuta una dimostrazione eloquente alle elezioni nel Nord-Reno-Vestfalia, disastrose per la maggioranza di centro-destra. Nel Land piu’ prestigioso, la Merkel ha toccato con mano cio’ che pensano molti tedeschi, orfani inconsolabili del marco. Tuttavia, a meno di un cataclisma di proporzioni bibliche, è ovvio che indietro non si torna giustappunto per evitare di ricadere negli orrori del passato. Ma una cosa pero' è certa: sono numerose le risposte mancanti che i governi dell’UE dovranno affrettarsi ad elaborare per recuperare alla svelta l’entusiasmo e l’etica dei padri fondatori, pemesse indispensabili per contenere le spinte centrifughe dellle derive reazionarie di stampo leghista.
CUCU’ - Stando all’enfasi di Palazzo Chigi, sembra che l’UE sia salva solo grazie a Berlusconi, eroe tardo garibaldino di due mondi: il suo di un mondo, da autoproclamato re della ritrovata unità comunitaria, e quello delle altre , insignificanti comparse sulla scacchiera europea. Nella storia c’è pero’ un risvolto intrigante degno di una pochade. Sulla misteriosa telefonata notturna alla Merkel, quella che avrebbe evitato il naufragio dei negoziati, pare che i soliti maligni, istigati dalle immancabili “ toghe rosse”, abbiano costruito una versione priva dell'apoteosi. Il tutto sarebbe il frutto di un equivoco all’italiana. Si mormora che il Presidente abbia inteso “Ecco Fini”, anziché Ecofin. Fini? Anche qui? “Dai Angela spicciati che devo tornare a Roma”. E la povera Bundeskanzlerin ormai esausta si sarebbe arresa : era pronta a tutto, ma non alla prospettiva di un altro cucu’. Se non è vera, è ben trovata.
LIBERTA’ - Fa grande torto al paese, il comportamento di Bondi che boicotta il festival di Cannes a causa di “ Draquila”, il film di Sabina Guzzanti girato tra le macerie dell’Aquila fuori dalla retorica ufficiale. Fa torto perchè l’Italia vera, migliore, l'Italia che non rinnega i suoi artisti, è un’altra cosa, avulsa dall'assurda irritazione del ministro che ha tuonato contro il documento accusandolo di leso patriottismo. Bondi pero' non è il solo responsabile della squallida sceneggiata censoria. La crociata d'altri tempi ha avuto il sostegno incondizionato dell'intero Pdl che si è attestato su una linea difensiva ambigua e cortigiana, fatta apposta per alimentare i sospetti su come la destra intende la libertà di espressione. E c 'è poco da stare allegri. I critici ricordano che anche Vittorio Mussolini, secondogenito del Duce, ebbe parole di sdegno per Ossessione di Luchino Visconti , un capolavoro osannato nel mondo intero. Strane coincidenze! Arrivati a questo punto è inutile stupirsi se sulla Croisette si spiega come “ la democrazia italiana sia stata assoggettata”. Già, ma assoggettata da chi?