di Renzo Balmelli
GOSSIP - Louis Saint-Just, inflessibile giustiziere del Terrore, finì egli stesso ghigliottinato assieme a Robespierre e altri ventuno giacobini il 28 luglio del 1794. Duecento anni dopo, una quasi omonima del capo rivoluzionario, tale Virginia Santjust, è la new entry nel vorticoso giro di gossip fiorito attorno al Cavaliere. Pare che il premier tempo fa abbia "perso la testa" per l’affascinante signora. Al posto suo, con quel precedente, inizieremmo a far gli scongiuri.
GREMBIULINO
Il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, propone il ripristino del grembiule in classe per restituire il decoro e il rispetto a un luogo tanto importante qual’é la scuola. Pure la politica ha urgente necessità di decoro e di rispetto. Perché non mettere il grembiulino al governo?
MANO MORTA
Berlusconi è il nostro Mozart. Parole di Fedele Confalonieri, direttore di Mediaset. La motivazione testuale dell'audace accostamento:
"Anche il compositore pizzicava il sedere alle cameriere. Davvero bizzarra. Qui siamo al sultanato, alla peggiore delle corti, tuona Giovanni Sartori. Delusi i fan di Silvio. Sognavano il seguito del Don Giovanni, si dovranno accontentare della mano morta."
FATTI. SÌ, MA QUALI?
Da che pulpito. In risposta a piazza Navona, Berlusconi esige fatti e non manifestazioni per ridare lustro all’immagine dell’Italia. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. A quali fatti allude il premier? Se pensa al suo governo, il quadro è desolante. L’unica attività, seguita da asfissianti pressioni sul parlamento , è circoscritta ai suoi personalissimi interessi. Il signore di Arcore pretende l'impunità e l'otterrà. Inutile girarci intorno. Il suo operato non muta da una stagione all'altra ed ha sempre l’identico obbiettivo: fulminare i processi in cui è coinvolto.
Adesso il Cavaliere stringe i tempi. Avverte che la narcosi delle coscienze, attuata attraverso l’impero dei media infeudato al suo potere, sta perdendo la sua efficacia.
Silvio IV, scrive REPUBBLICA, lavora a trucchi da fiera per portare velocemente in porto il lodo Alfano e l’emendamento salva processi che lo renderanno intoccabile per i cinque anni del suo mandato. Con una proroga di altri sette, se dovesse farcela a salire al Quirinale (Dio ce ne scampi!). Il Paese in declino profondo, impoverito, impaurito, incapace di pensare al futuro, deve fare i conti con le fobie e le pretese del premier. E' questa la pantomima che abbiamo sotto gli occhi. In questa fase difficile dell’ancor giovane legislatura, palese è il disorientamento di chi è onestamente convinto che gli orizzonti della politica, della buona politica, non possano fermarsi davanti ai guai giudiziari di una sola persona, fosse pure il capo del governo. L'opposizione non puo' darla vinta a questa prepotenza.
SOGNI D’ORO
Il G8 riesce sempre a passare dalla porta della storia. Ma da quella sbagliata. Leggiamo che il club dei ricchi ha una strategia condivisa per limitare i cambiamenti climatici. Benone. Ma come? Per non dare un dispiacere a Bush, che come i cinesi fa orecchie da mercante
sulle emissioni di gas serra, la svolta si farà , ma non subito. Nella migliore delle ipotesi il progetto sarà attuato all’incirca fra mezzo secolo, quando a respirare aria fetida non saranno gli attuali otto grandi, ma i loro pronipoti. A piu’ di trent'anni dal primo embrione di governo globale, il vertice in terra giapponese si è dunque ritrovato alla casella di partenza, senza visioni, se mai ne ha avute, forte a proclami, ma inconcludente nei fatti. In compenso al prossimo summit, sull’isola della Maddalena, l’arredamento di ogni suite dei capi di stato avrà la firma di uno stilista italiano di fama mondiale. L’emozionante notizia ha colmato di gioia e di consolazione gli sventurati del pianeta che moriranno piu’ felici all’idea che i 'signori' del mondo faranno sogni d’oro tra due guanciali d’autore